
🌿 Radicarsi significa fermarsi, ascoltare, abitare il momento presente con tutto il proprio essere.
🌍 Il richiamo della Terra,
Il primo gesto di radicamento è riconoscere che viviamo in un corpo, su un pianeta che ci sostiene, dentro una realtà concreta.
Spesso ci dimentichiamo che la nostra energia vitale non scende “dall’alto”, ma nasce dalla terra, dai piedi, dal contatto con ciò che è reale.
🧘♀️ Yoga come pratica di radicamento
Sul tappetino impariamo a sentirci stabili, presenti, allineati, coerenti.
Asana come Tadasana (montagna), Virabhadrasana (eroe), Malasana (rana), ci insegnano che la forza non nasce da tensione, ma da connessione profonda con il suolo.
Anche il respiro ci radica. Il Dirgha Pranayama (respiro yogico completo) ci invita a sentire la pienezza dell’essere, a respirare nell'addome, a risvegliare il senso del sé.
Con il tempo, comprendiamo che più siamo radicati, più possiamo muoverci liberi.
⚖️ Stabilità interiore in un mondo instabile
Ma radicarsi non significa irrigidirsi o chiudersi, ma creare dentro di sé uno spazio stabile da cui osservare e agire.
È la condizione che ci permette di accogliere l'incertezza, senza perdere l’equilibrio.
Chi è radicato non viene travolto dalle emozioni, ma le attraversa.
Non è immune dai cambiamenti, ma li vive con consapevolezza.
✨ Gesti quotidiani di radicamento
Radicarsi è anche una pratica quotidiana, fatta di piccoli gesti ripetuti con presenza:
Camminare a piedi nudi
Respirare lentamente, sentendo l'addome
massaggiare il corpo con attenzione e cura
Preparare un pasto semplice
Connettersi con la natura, anche solo osservando un albero
In ogni gesto consapevole possiamo dire: “Sono qui. Esisto. Mi sento.”
🌱 Una base da cui crescere
La crescita autentica non nasce dallo sforzo, ma dal nutrimento.
Come una pianta affonda le radici per fiorire, anche noi abbiamo bisogno di una base profonda per espandere l’anima verso l’alto.
🧘♀️ “Più le radici sono profonde, più l’anima può volare alta.”
Namastè
Elena per Studio Yoga Shanti Om
Scrivi commento