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    In molte culture antiche, lâautunno è il tempo del ritorno alle origini.
    I Celti lo chiamavano Samhain (oggi trasformato in Halloween), in India invece si celebra Pitru Paksha: due nomi, unâunica soglia sacra.
    Ă il momento in cui il velo tra i mondi si assottiglia, e il soffio degli antenati torna a farsi sentire.
    Non come fantasmi del passato, ma come radici di luce che nutrono la nostra crescita interiore.
 Pitru Paksha â Il Tempo degli Antenati
- Si celebra secondo il calendario lunare hindu, nel mese di Bhadrapada o Ashwin (settembre-ottobre), quindi poco prima di Navaratri, proprio come Samhain precede le feste della luce.
- Ă un periodo di 15 giorni in cui si crede che gli spiriti degli antenati (Pitru) tornino temporaneamente sulla terra per benedire i loro discendenti.
- Le famiglie compiono rituali di offerta di cibo, acqua e preghiere per esprimere gratitudine e assicurare pace alle anime.
Samhain significa âfine dellâestateâ
- Ă un momento di passaggio, quando il velo tra il mondo visibile e quello invisibile si fa sottile: il tempo in cui gli antenati e gli spiriti possono essere onorati e ascoltati.
- Non è una festa âdi pauraâ, ma di riconciliazione con la morte e il mistero del ciclo vitale.
đĽ Riti e simboli tradizionali
- I fuochi di Samhain venivano accesi per purificare e proteggere, segnando il passaggio al nuovo ciclo.
- Le famiglie lasciavano cibo e offerte per gli spiriti benevoli o per i defunti in visita (da cui "dolcetto scherzetto")
- Era il momento in cui si chiudeva lâanno agricolo: i raccolti venivano completati, il bestiame riportato al villaggio.
- Si divinava il futuro con riti oracolari (le âmele di Samhainâ erano usate per predire matrimoni o destini).
    Samhain accende il fuoco che trasforma e
    rinnova.
    Pitru Paksha offre lâacqua che purifica e riconnette.
    Fuoco e acqua, morte e memoria: due polaritĂ  di uno stesso respiro cosmico.
    Nello Yoga, questo è il tempo di ritirarsi verso lâinterno, ascoltare la voce del cuore (Anahata), e
    ringraziare coloro che hanno camminato sulla Terra prima di noi.
    I maestri, gli avi, le anime affini: tutti vivono nel grande albero della nostra coscienza.
âNulla si perde. Tutto si trasforma e ritorna, in forme nuove di consapevolezza.â
    đŻď¸ Rituale semplice
    Accendi una candela e poni una ciotola dâacqua accanto a te.
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    Le mani sul cuore e ripeti silenziosamente:
    âRingrazio chi è venuto prima di me.
    In loro riconosco la mia luce e le mie radici.â
Namastè.
Elena per Studio Yoga Shanti OmÂ

 
    
 
    
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