YOGA NIDRA

 Le radici dello Yoga Nidra sono tantriche, in realtà si tratta di una serie di esercizi lungamente ed intensamente sperimentate da Swami Satyananda Saraswati il quale è riuscito a  consegnare alla cultura yogica moderna questa pratica di grande potenza ed efficacia.

Ogni individuo dorme, è una condizione necessaria e naturale dell’uomo, dormendo si entra involontariamente in una condizione di pratyahara staccando il contatto con gli stimoli sensoriali esterni. 

Lasciando la condizione di JAGRATA (veglia) ci si ritira in uno stato di sonno ma ciò avviene sospendendo in maniera progressiva gli stimoli sensoriali esterni. Secondo alcune ricerche pare che il ritiro della coscienza avvenga distaccando per primo il senso dell’olfatto poi quello del gusto. Segue il distacco della capacità visiva poi è il tatto a ritirarsi subito prima dell’udito. Osserviamo che ognuno di questi sensi è collegato a un chakra, questo a conferma della  visione tantrica che ipotizza il ritiro della consapevolezza che precede il sonno attraverso il sistema sottile dei centri energetici.

Già a metà del ‘900 si è potuto appurare che il   cervello è  sottoposto a stimoli continui i quali variano la frequenza delle scariche elettriche che lo attraversano .   Maggiore è la frequenza di queste onde,  più il cervello si trova in uno stato di attività consistente . Durante lo stato di veglia la mente è conscia, la frequenza degli impulsi elettrici è intensa, le onde che attraversano il cervello in questa fase sono denominate BETA e rendono possibile  la consapevolezza sensoriale e la conoscenza dell’ambiente che ci circonda.

E’ necessario lasciare che si abbassi la frequenza di questi impulsi per entrare in una fase denominata Turya ovvero  in un’area di confine fra sonno e veglia nella quale è possibile contattare la mente superconscia e rimettere persino in equilibrio il sistema simpatico e parasimpatico . 

In questa fase ci troviamo in presenza di onde ALFA ed è facile ottenere un rilassamento profondo, sogni consci e immagini archetipiche.

Nella vita quotidiana, con il naturale avvicendarsi dello stato di sonno e di veglia, la fase contraddistinta dalle onde ALFA,   ha generalmente una durata brevissima (dai 3 ai 5 minuti) non consentendo di goderne appieno i benefici. 

La pratica di  Yoga Nidra ha luogo in questa “soglia sensoriale “ e consente  di  prolungare di molto questa fase di sonno consapevole nella quale isoliamo il cervello mantenendo comunque un certo grado di consapevolezza esteriore, cosa che ci consente  di recepire le istruzioni. Trovandosi la coscienza in uno stato di equilibrio fra il sonno e la veglia, si verifica un alternarsi di emissioni di onde alfa, beta e theta, condizione nella quale riusciamo, pur nella consapevolezza sensoriale, ad attingere anche nel territorio del sonno con sogni.

Ne deriva un’esperienza di grande rilassamento più benefica del sonno profondo e in grado di metterci in contatto con uno stato superiore di coscienza.

Le onde THETA son invece caratteristiche della fase denominata Tandra o Rem, ovvero la fase di sonno con sogni durante la quale è possibile contattare la mente subconscia e liberare le emozioni sotto forma di sogni. 

Molte persone  trascorrono gran parte della notte in questo stato senza ottenere un sonno rigenerante in quanto il corpo continua a muoversi e l’attività onirica affatica anzichè riposare. 

E’ in presenza delle onde Delta che si può affermare di trovarsi in una fase di sonno profondo , e qui la qualità del sonno è veramente ottimale, il corpo si trova in uno stato di immobilità rigenerante e la mente inconscia richiama agli istinti e alle necessità primarie. Il sonno profondo permette di rendere temporaneamente inattivi persino i samskara (esperienze accumulate nelle vite precedenti) e le vasana (desideri latenti). 

Attraverso la pratica costante di Yoga Nidra è possibile integrare tutti i livelli di coscienza, entrare in uno stato unitario di consapevolezza fino ad immergersi nella coscienza universale. Tutti sappiamo quanto sia complicato decodificare i sogni, estrapolare da essi un messaggio utile per la nostra evoluzione e guarigione individuale.

Attraverso l’utilizzo dello Yoga Nidra, creando da sè lo stato di sogno, sarà possibile illuminare un’area altrimenti oscura del nostro stato mentale. 

Durante la veglia la nostra mente si adatta agli schemi che ha sviluppato nel corso della vita, continuamo a ripetere gesti e parole più per abitudine che per scelta consapevole, difficilmente ci sottraiamo a questa attitudine.

Si tratta di un fenomeno paragonabile a quello che può verificarsi rispetto all’utilizzo dell’apparato muscolare del corpo, il quale si sviluppa maggiormente in certe sue parti rispetto ad altre proprio in funzione dell’utilizzo, delle abitudini motorie e delle attitudini posturali di ciascuno. Tutto ciò purtroppo può limitare fortemente i nostri movimenti e l’intera nostra vita. Mentre pratichiamo Yoga Nidra scopriamo e alleniamo connessioni mentali differenti da quelle che utilizziamo abitualmente, un po’ come fare esercitare muscoli della mente che di solito non utilizziamo o che ancora non conosciamo.

Questo non può che avere un benefico effetto sia sul piano mentale che fisico ma anche a livello emozionale.

 

Si intensifica inoltre la connessione esistente fra l’emisfero destro e quello sinitro del cervello, favorendo in questo modo la naturale integrazione di stress e traumi .

In effetti, riuscendo a matenere una sorta di coscienza testimone in grado di assistere alle esperienze di sogno, si va ad agire anche sul sistema nervoso centrale operando un cambiamento evolutivo nei suoi più profondi meccanismi.

L’effetto visibile consiste anche e soprattutto nella diminuzione delle reazioni emozionali conseguenza diretta del crescente funzionamento della parte denominata corteccia superiore o cervello conscio e di una minore stimolazione dei centri limbici appartenenti al cervello emozionale.

Con la pratica costante lentamente la personalità impara ad integrare i vari stati di consapevolezza della mente (conscia, inconscia e subconscia)e  rimane in uno stato di coscienza inalterato ed illuminato.